
Coliving: come il rapporto tra stanze e spazi comuni fa la differenza
Co-living: come il rapporto tra stanze e spazi comuni può fare la differenza
Nel coliving, il rapporto tra le superfici destinate alle stanze e quelle riservate agli spazi comuni è un fattore cruciale per valutare l’idoneità di un immobile a questo utilizzo e ottimizzarne la redditività.
Recentemente, il mio team ha analizzato un immobile di 400 mq, ottenendo un esempio concreto di come una corretta distribuzione degli spazi possa fare la differenza:
- Configurazione iniziale: 190 mq destinati a stanze e 210 mq a spazi comuni. Il rendimento lordo stimato per la proprietà era inferiore al 3% annuo.
- Intervento di riprogettazione: Rivedendo la distribuzione interna con il supporto dei tecnici incaricati dalla proprietà, siamo riusciti ad aumentare la superficie delle stanze a 270 mq e a ridurre gli spazi comuni a 130 mq.
- Risultato: Una redditività stimata salita al 5,8% annuo lordo tenendo conto dei costi dell’intervento.
Questo miglioramento è stato possibile ottimizzando gli spazi, senza però sacrificare la qualità degli ambienti comuni, essenziali per garantire il comfort degli inquilini.
Ecco i principali punti da tenere in considerazione
- Equilibrio tra stanze e spazi comuni: Trovare il giusto rapporto è essenziale per garantire sia la vivibilità che la redditività.
- Analisi personalizzata: Ogni immobile è unico, e la progettazione deve sempre considerare vincoli normativi e strutturali.
- Focus sull’esperienza degli inquilini: Spazi comuni ben progettati aumentano il valore percepito del coliving.
Al prossimo articolo.
Carlo Apostoli
Intermediazione e gestione immobili in affitto a Brescia | Co-Founder @AffittiBrescia | Co-Founder @B-Stanze | Co-Founder @AffittiGarda| @Proprietarioalsicuro
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